Continuiamo con la nostra rubrica di informazione politica, in cui abbiamo già discusso precedentemente sia delle istituzioni italiane, ma anche dei principali partiti politici presenti nel nostro Paese. 

Ma trattiamo ora un argomento fondamentale: l’informazione o, meglio, come ci informiamo. 

Dato il linguaggio ostico utilizzato nei vari comunicati di tipo istituzionale – come ad esempio la Gazzetta Ufficiale – la maggioranza dei cittadini si affida ai giornali per tenersi aggiornata e venire a conoscenza delle ultime novità inerenti alle norme, leggi e dichiarazioni provenienti dal Parlamento. 

Generalmente si tende a pensare che un quotidiano, dovendo meramente riportare un fatto di cronaca, sia una fonte oggettiva e affidabile. Si tratta però di una visione ottusa. Ciascuno di noi, come essere umano, ha una sensibilità e un’opinione differente che inevitabilmente altera la realtà dei fatti nel momento in cui dobbiamo raccontarla. Questa caratteristica bisogna considerarla non solo negativamente, ma allo stesso tempo un’opportunità per confrontarsi con punti di vista differenti e quindi mettersi in discussione. Un grande politico italiano, Gaetano Salvemini, infatti una volta affermò:

<<Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità un dovere>>.

Premettendo che, a causa dei frequenti cambi di direzione, la linea politica può variare anche notevolmente, ecco qui la prima parte della lista che vi illustrerà, a grandi linee, l’orientamento politico dei principali giornali italiani (e qualche informazione a riguardo), partendo gradualmente dalla sinistra sino ad arrivare alla destra.

Oggi tratteremo del ramo più progressista:

IL MANIFESTO: sinistra radicale

Fondazione: 1971 da alcuni militanti espulsi dal PCI.

Viene edito da una cooperativa di giornalisti e poligrafici e nel corso degli anni ha superato diverse crisi politiche ed economiche.

IL POST: sinistra

Fondazione: 2010 da Luca Sofri

Nota per i suoi articoli “Google-friendly”, è un quotidiano adatto per chi non è sempre al passo con l’informazione, grazie alle spiegazioni esaurienti che fornisce per ogni evento che accade nel mondo. È di ispirazione apertamente progressista.

INTERNAZIONALE: sinistra

Fondazione: 1993 da Giovanni De Mauro

Settimanale di attualità di ispirazione progressista che presta molto attenzione alle notizie di attualità estera. Pubblica spesso articoli già usciti in altri Paesi, tradotti ovviamente in lingua italiana. Questo giornale cura particolarmente le proprie copertine, spesso di forte impatto.

L’ESPRESSO: sinistra

Fondazione: 1955 da Arrigo Benedetti e Eugenio Scalfari

Anche questo periodico viene edito dal gruppo editoriale GEDI. Per tanto tempo è uscito il venerdì, in concorrenza con Panorama, mentre da qualche anno va in edicola la domenica, come inserto di Repubblica.

LA REPUBBLICA: centrosinistra

Fondazione: 1976 da Eugenio Scalfari

Il quotidiano, in realtà, viene edito oggi da GEDI, di Marco De Benedetti. La linea editoriale è quella progressista-riformista e laica, apprezzata soprattutto da un pubblico con una scolarizzazione piuttosto alta.

IL FATTO QUOTIDIANO: centrosinistra

Fondatore: 2009 da Marco Travaglio, Peter Gomez, Marco Lillo, Bruno Tinti e Antonio Padellaro

Definendo la sua linea politica concorde solo alla Costituzione italiana, il Fatto Quotidiano è noto per ricevere i propri fondi solo dalle inserzioni e le vendite del quotidiano (vedere logo), anche se negli ultimi anni ha ricevuto alcuni aiuti dallo Stato. Ha differenti direzioni per la pubblicazione online e cartacea. 

LA STAMPA: centro/centrosinistra

Fondazione: 1867 da Vittorio Bersezio

Possiamo annoverare come “giornale di sinistra”, sempre con le dovute cautele e con una grossolana semplificazione, anche La Stampa, storico quotidiano piemontese, recentemente acquistato dal gruppo GEDI e diretto, al momento, da Massimo Giannini, a lungo vicedirettore di Repubblica.

IL FOGLIO: centro

Fondazione: 1996 da Giuliano Ferrara

Il giornale prende il nome dalla sua veste editoriale: esce infatti in un unico foglio, con all’interno un inserto, di solito in quattro pagine, con approfondimenti. Ha una struttura ben definita, con rubriche e recensioni settimanali. 

Ci rivediamo il 3 aprile, con il prossimo articolo della rubrica di informazione politica in cui completerò la lista con i giornali di ispirazione più conservatrice. Vi aspetto numerosi!

5 risposte a “L’INDIRIZZO POLITICO DEI GIORNALI ITALIANI – parte I”

  1. […] all’orientamento politico dei principali giornali italiani (di cui potete trovare la prima parte qui), in cui vi illustrerò i quotidiani di stampo più […]

  2. il post è di sinistra? Il vicedirettore è Francesco Costa. A me pare centrosinistra.

    1. Sì, concordo, centrosinistra. L’ho pensato subito leggendo: almeno sul Post, l’articolo porta fuori strada chi legge, e me ne dispiace particolarmente perché è uno dei miei giornali preferiti.

  3. Fatto quotidiano = 5 STARS !!!

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