Tutti ormai sappiamo quanto le dipendenze patologiche da droghe o alcol siano devastanti, ma anche senza scendere nel patologico ci sono certi comportamenti che si sono rivelati aver provocato delle vere e proprie dipendenze. 

Quindi oggi ti mostrerò quali sono queste dipendenze e come fare a lasciartele alle spalle per diventare la miglior versione di te stesso.

Cominciamo!

🪞Paragonarti continuamente agli altri

Sai qual è la ricetta perfetta per ritrovarti ad inseguire obiettivi che non sono tuoi, sentirti continuamente inadeguato e vivere giorno dopo giorno accompagnato da una profonda insoddisfazione?

Continuare a paragonarti agli altri.

I social media ci espongono ogni giorno ad una media di 50-100 micro-contenuti che non fanno altro che ripeterci “Tu sei un fallito“.

Paragonarci alla vita patinata e filtrata degli altri, però, è una battaglia persa in partenza.

Scrivi le pagine del tuo libro e smettila di paragonare pagina 100 del libro di qualcun all’incipit della tua storia.

🛋️ Ricercare ossessivamente il comfort

 Lo so, lo so, i para-guru della formazione sembrano ossessionati da questa benedetta zona di comfort.

Ma che mai potrebbe farci un po’ di comodità?

Sai, la comodità è un po’ come lo zucchero nella nostra dieta: un dolce ogni tanto ci migliora la giornata, ma se diventa una dipendenza, ci fa venire il diabete!

Nel libro “Troppo Comodi“, Michael Easter spiega molto bene come le troppe comodità abbiano impattato negativamente la nostra società e i singoli individui.

Non serve buttarsi dal precipizio, ma di tanto in tanto dobbiamo spingerci sul bordo di ciò che reputiamo sicuro, comodo e confortevole.

La vita che desideriamo ci aspetta sull’altra sponda del fiume della paura.

Consiglio pratico: una delle strategie che vengono suggerite nel libro “Troppo Comodi” è la pratica del Misogi, un termine che deriva dalla tradizione di purificazione Shintoista che prevede un bagno annuale sotto una cascata di acqua gelida nelle foreste del Giappone.

In generale un Misogi è una sfida fisica e mentale da affrontare una volta all’anno e che deve rispettare due semplici regole:

  • Non morire.
  • Rendila dannatamente difficile.

😔 Arrenderti

Qualsiasi traguardo che meriti di essere raggiunto è per sua natura… difficile.

Le difficoltà sono ciò che danno senso alla nostra vita; che si tratti di una maratona, di un’escursione in montagna, di un percorso di studi, di una scoperta scientifica, di un progetto imprenditoriale, è proprio la loro natura complessa a dar valore a queste imprese.

Eppure la nostra sembra diventata la società dell’arrendevolezza.

Facciamo di tutto per trovare soluzioni facili ed immediate a tutti i nostri problemi e per tutti i nostri sogni. E davanti alle prime vere difficoltà… ci arrendiamo.

Consiglio pratico: impegnati su qualcosa di deliberatamente difficile e dai 100€ ad un tuo amico finché non lo avrai realizzata. Se ti arrendi, lui si tiene i soldi e tu lo smacco dell’arresa.

📱Il tuo smartphone

Sapevi fin dall’inizio che tra le sette “dipendenze” sarebbe arrivata quella sullo smartphone 

In Italia trascorriamo una media quotidiana di 263 minuti attaccati allo schermo del nostro cellulare: 4,38 ore al giorno passate a fissare una mattonella nera rettangolare fatta di plastica e vetro.

Ne siamo più o meno tutti consapevoli, eppure il nostro utilizzo dello smartphone non ha fatto che aumentare negli anni, rendendoci sempre più dipendenti dalle scariche dopaminiche fast food di messaggini, social, giochini e compagnia bella.

Consiglio pratico:

  • Spegni il tuo smartphone un’ora prima di andare a dormire.
  • Non accenderlo nella prima ora dal tuo risveglio.

Due semplici abitudini che trasformeranno la tua vita.

⏳ Aspettare le condizioni perfette

Là fuori c’è qualcuno meno preparato di te, meno competente di te, meno meritevole di te… che però sta realizzando gli obiettivi che hai sempre desiderato.

La differenza? Sta agendo, fregandosene di aspettare che tutte le condizioni siano perfette.

Mentre aspetti che le condizioni diventino favorevoli per iniziare a rincorrere i tuoi sogni, la vita passa.

Consiglio pratico: Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, non è certo tra i personaggi più amati al mondo, ma sono innegabili le sue capacità imprenditoriali. 

Una su tutte? Rispettare religiosamente la regola del 70%: ovvero agire senza esitazione quando si hanno il 70% delle informazioni necessarie per prendere una decisione.

😩 Lamentarti

Un bello sfogo di lamentele ogni tanto è sacrosanto, no?!

No, non lo è.

Lamentarti è liberatorio nell’immediato, motivo per cui molti di noi ne sono “dipendenti”, però abitua il nostro cervello a concentrarsi sempre e solo su ciò che non va nella nostra vita. 

Questo porta a tingere le nostre giornate di un’aurea fosca che non ci permette di apprezzare ciò che invece funziona, ma soprattutto non ci permette di vedere le soluzioni ai nostri problemi.

Consiglio pratico

Indossa un elastico al polso. Ogni volta che ti lamenti (del caldo, del governo, del traffico, della qualunque), tira l’elastico e datti una piccola “frustrata” al polso.

🕰️ Procrastinare

“E poi un giorno scopri che ti sei lasciato dietro dieci anni. Nessuno ti ha detto quando correre, hai perso lo sparo di partenza.”

Pink Floyd

Cantavano così i Pink Floyd nella meravigliosa Time.

Procrastinare consuma letteralmente la nostra vita e prima che ce ne accorgiamo, iniziamo a vivere di soli rimpianti.

Eppure è così piacevole rimandare i nostri impegni a domani: è un po’ come fare shopping con una carta di credito illimitata.

Ma il conto, alla fine, arriva sempre.

Consiglio pratico: segui la regola dei 5 minuti. Se ti ritrovi a procrastinare una determinata attività, impegnati a lavorarci solo per 5 minuti. 

Queste erano le sette “dipendenze” che dobbiamo lasciare andare per diventare la migliore versione di noi stessi.

Sono certo che di molte eri già consapevole, eppure… continui a cascarci!

Questo accade perché, nonostante i nostri buoni propositi, quando siamo risucchiati dagli impegni professionali e personali, tendiamo a ripetere gli schemi mentali disfunzionali a cui siamo ormai abituati.

Trasformare la nostra vita richiede attenzione.

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