Con questo articolo continuiamo con la rubrica riguardante le interviste ai professori. Il professore intervistato di questo articolo è Davide Gallerani, docente di Matematica e Fisica presso il plesso Ferrari.

Il percorso

“Io sono della provincia di Bologna e abito a Cesena solo dal 2016, quindi, durante gli anni di studio, ho frequentato le scuole a San Giovanni in Persiceto” ci racconta il prof. Gallerani: “Ho frequentato un Istituto Tecnico con indirizzo Elettronica e Comunicazioni e qui è nata la mia vera passione per la robotica e la tecnologia in generale. Finiti gli studi alle scuole superiori, mi sono iscritto alla Facoltà di Fisica a Modena e, appena ultimati gli studi, mi sono buttato subito nell’insegnamento.”.

L’insegnamento

“A me è sempre piaciuto molto insegnare: mi piace stare con i ragazzi, insegnare, farli crescere. Io ho creduto subito nell’insegnamento. Il mio obiettivo non è solo quello di far crescere i ragazzi, ma, soprattutto, trasmettere a loro la passione per le mie materie e anche quella per i miei hobby e le mie passioni come la robotica. Mi piacerebbe però far crescere anche la scuola, insieme agli studenti: mi piacerebbe infatti introdurre la robotica all’interno della scuola, svolta solo da qualche studente, creando dei piccoli gruppi di studenti che possono lavorare a progetti o sfidarsi a gare di robotica. Io porto molto in laboratorio di Fisica e un’altro dei miei obiettivi è quello di cercare di modernizzarlo introducendo la robotica”.

Le passioni

“La mia principale passione, come si è capito, è la robotica, ma anche tutta la tecnologia in generale, talvolta insegno in classe anche con dispositivi digitali e software e anche nel laboratorio di Fisica utilizzo molto il digitale. La mia seconda passione invece è il calcio, infatti mi è sempre piaciuto giocarci, anche se non sono mai stato un grandissimo giocatore, e fino all’anno scorso facevo l’allenatore per i bambini delle elementari. Mi è piaciuto moltissimo allenare i bambini delle elementari perché, partendo dai dei bambini che non avevano mai calciato un pallone, ho insegnato a loro come stare in campo ed essere una squadra di calcio, ma la stessa cosa vale anche per i ragazzi delle superiori. Mi piace, infatti, avere delle terze che non avevano mai fatto Fisica e iniziare a insegnarla da zero e fare così crescere i ragazzi. Per esempio, nella scuola in cui ero prima, ho fatto delle lezioni di robotica a degli studenti agrari e abbiamo costruito diverse cose, tra cui una serra digitale, partendo praticamente da niente”.

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