Tacito, striscia e dorme sulla pianura cittadina. Di soldati, pescatori, ingegneri e condottieri fu la strada, e sarà ancora la via di chi saprà navigare, dopo colui che fu l’eroe dei due mondi, sulle sue acque.

La prima di queste leggende è legata a un personaggio molto famoso, appartenente alla storia rinascimentale italiana: sto parlando proprio di Leonardo da Vinci. Secondo una “diceria”, infatti, sembrerebbe che sia stato proprio il grande artista a progettare il nostro porto canale. Questo com’è possibile? Per saperlo dobbiamo analizzare il contesto in cui il genio giunse a Cesenatico. In questo periodo l’Italia è totalmente divisa: le città più potenti, e i territori a loro confinanti, sono sotto il controllo di poche famiglie, che giocano a un torneo di finte alleanze, oscuri accordi e spietate battaglie. È proprio in questo contesto che emerge la figura di Cesare Borgia, il quale ben presto espande incontrastato il suo dominio su tutta la Romagna, attirando l’attenzione, e provocando il terrore, di molte città italiane. A essere preoccupato, si pensi un po’, era anche il re della potente Francia.

Cesare Borgia

È proprio Cesare Borgia che contatta Leonardo da Vinci, sperando che costui possa realizzare i suoi ambiziosi progetti: prima di tutto bisognerebbe risolvere i problemi che provocano il continuo tapparsi dell’imboccatura del canale di Cesenatico, poi, il grande condottiero spera di riuscire a unire la grande opera alla città di Cesena, in modo da creare un’unica grande città marittima. Quel che dovete sapere però, è che Leonardo non è certo la persona più affidabile quando si parla di “portare a termine un incarico”.  Si distraeva spesso in studi secondari, distogliendo ogni volta la concentrazione dall’obiettivo primario. È proprio per questo che il grande progetto non si vedrà mai realizzato: verrà anzi abbandonato da Leonardo quando Cesare Borgia stava per morire, a causa di una malattia chiamata “mal francese” (probabilmente una forma di sifilide). I pochi appunti di questo progetto mai realizzato sono oggi conservati in Francia, a Parigi.

Leonardo da Vinci

Possiamo concludere questo racconto quindi, rassegnandoci al fatto che la prima “leggenda”, secondo la quale fu Leonardo da Vinci a progettare il Porto Canale, sia falsa. O meglio, quasi falsa. Sappiamo che tutte le leggende si basano su un pizzico di verità. Oggi possiamo solo immaginare come sarebbe stata Cesenatico, se fossero state effettuate le modifiche Leonardesche. Ma sapete? Pensandoci, forse è meglio così. È proprio grazie all’abbandono di quei progetti se oggi il Porto Canale lo possiamo definire “di Cesenatico” e non, per esempio, “di Cesena”. E non solo questo. Leonardo giunse a Cesenatico nel 1502. Trecento anni più tardi, l’uomo che riunificò l’Italia, l’eroe dei due mondi, fuggì proprio attraverso questo canale. Chissà come sarebbe cambiata la storia, se il Porto Canale fosse stato diverso. Magari il fuggitivo -chiamato anche Giuseppe Garibaldi-, non riuscendo a scappare, sarebbe stato catturato. E dunque l’Italia non sarebbe mai nata. Ma di tale avvenimento parlerò nella seconda parte di questo articolo, perchè a differenza della prima, questa leggenda è vera, e merita grande attenzione. Perchè anche un luogo tacito come il Porto Canale, durante la notte, può scatenare la sua furia, e spazzare via la vita degli uomini.

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