L’industria edile è responsabile del 37% dell’inquinamento globale, principalmente a causa dei mattoni e del cemento, i materiali da costruzione più diffusi, che necessitano di molta energia e materie prime per essere prodotti.
I numeri non mentono, è ora di cambiare. Il Columbia Graduate School of Architecture, Planning and Preservation, ha lanciato nel 2019 il progetto FUNGAR (Fungal Architecture), allo scopo di realizzare materiali da costruzione partendo dai funghi.

L’idea di base è concettualmente molto semplice, prendi uno stampo a forma di mattone, lo riempi con gli scarti dell’agricoltura locale e ci aggiungi dei funghi; dopo qualche settimana il micelio avrà digerito gli scarti espandendosi fino ad occupare tutto lo stampo;poi basterà lasciare il composto al sole per seccare e quindi uccidere il micelio. Se i mattoni vengono posizionati uno sull’altro prima dell’essiccazione, il micelio unirà i mattoni senza bisogno del cemento. Questo biomattone è molto leggero e non necessita di energia per essere prodotto, intrappola più calore dell’isolamento in fibra di vetro, è ignifugo e non tossico. Purtroppo però la resistenza all’acqua diminuisce nel tempo e il mattone diventa vulnerabile a muffe e umidità.
A contatto diretto con il suolo, un pannello di micelio può iniziare a decomporsi in circa sei settimane, ma se mantenuto in condizioni favorevoli e stabili può avere una durata di circa 20 anni. Quindi rimarrà forte mentre è all’interno, ma inizierà a decadere se eccessivamente esposto alle mutevoli condizioni meteorologiche. Ciò non toglie che implementando un sistema di isolamento potrebbe diventare il futuro dell’edilizia.
Hy-Fi,il primo edificio realizzato con i funghi

La struttura è stata esposta durante l’estate del 2021. I filamenti di funghi hanno tenuto insieme 10.000 mattoni bianchi. Alla fine della mostra i mattoni sono stati compostati.



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