Nell’ultimo articolo che ho scritto, ci eravamo lasciati ripromettendoci di trattare del potere giudiziario in Italia, ed eccoci qui a farlo.

Uno dei fondamenti degli stati democratici moderni è la cosiddetta separazione dei poteri, un principio molto importante. Che cosa vuol dire? Significa che i vari rami di cui si compone l’azione dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario)  devono essere  affidati ad organi ed istituzioni indipendenti fra loro. Ciò è dovuto alla necessità di evitare indebite interferenze fra le varie componenti dello Stato, che potrebbero dare luogo a situazioni di visibile ingiustizia e sopruso. 

Il principio della separazione dei poteri fu inizialmente teorizzato, seppur con alcune differenze rispetto alla sua attuale concezione, già nell’antica Grecia, nell’epoca in cui le póleis si autogovernavano e costituivano un laboratorio di idee e sperimentazione di politiche che ispirò il pensiero di numerosi pensatori e filosofi, che dedicarono la propria attenzione all’organizzazione della cosa pubblica. Fra i tanti possiamo citare Platone, che nella Repubblica già parlò di separazione dei giudici dal potere politico. La necessità di salvaguardare il potere giudiziario da quello politico fu sottolineata anche da pensatori del calibro di Montesquieu, uno dei più importanti esponenti dell’Illuminismo, che viene considerato come il padre del principio di separazione dei poteri così come lo conosciamo oggi. 

Ci conviene ora introdurre il concetto di “democrazia liberale”, utile per capire l’estrema importanza della separazione dei poteri. Uno stato democratico-liberale è uno stato in cui le istituzioni politiche non godono di un potere e di un arbitrio assoluti e dove ogni individuo gode di diritti inalienabili, quali, ad esempio, quelli di pensiero, stampa, associazione ecc…  É naturale che in un sistema di questo tipo il potere politico non debba avere la possibilità di interferire con l’azione giudiziaria, poiché questo comporterebbe un serio attentato ai diritti dei cittadini, che potrebbero essere colpiti non per le loro azioni illecite, ma a causa delle proprie opinioni politiche o per la loro appartenenza etnica.

Nel nostro Paese la separazione dei poteri è un principio cardine della Costituzione. Considero questo un esempio di come la Carta fondamentale del nostro Stato non contenga solo concetti astratti, ma anche principi di primaria importanza per salvaguardare quelle libertà che troppo spesso tendiamo a dare per scontate.

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