Una lezione diversa al liceo Enzo Ferrari: le classi IV ASU e BSU, in collaborazione con la comunità di San Patrignano, hanno organizzato, in data 17 febbraio, un incontro (seguito sia online che in presenza) sulla prevenzione rivolto ai coetanei delle classi I ASU, I BLSA e II CSU.

Cinquanta studenti per un solo traguardo: affermare che si possono sconfiggere i demoni della dipendenza da sostanze stupefacenti. Il progetto prende il nome di “We Free” ed è parte di un percorso che coinvolge gli alunni delle quarte di scienze umane con l’obiettivo di formare figure qualificate in orientamento e prevenzione. 

Le due sezioni si trovano ad affrontare una vera e propria sfida: dare vita ad un momento di dialogo e consapevolezza gestendo i lavori in modo (quasi) autonomo. Tutte le fasi sono monitorate dagli insegnanti e dalla comunità ma, allo stesso tempo, si punta a responsabilizzare i ragazzi lasciando loro ampio margine di azione. Il coordinamento dell’iniziativa ha visto gli alunni, suddivisi per ambito di operatività, diventare protagonisti; a loro il compito di pianificare anche i minimi dettagli. Un lavoro coinvolgente che stimola lo spirito di squadra. ASU e BSU salgono in cattedra per sottolineare l’importanza della conoscenza preventiva e i rischi potenziali connessi alla dipendenza.

«È qualcosa che va oltre la semplice informazione –racconta Luna Mastrototaro, studentessa della classe IV BSU- l’autoconsapevolezza si trasforma nella chiave per uscire da un vortice che, altrimenti, diverrebbe infinito. Rappresenta l’unica vera via per liberarsi definitivamente di un mostro tanto grande. E l’aiuto di personalità formate, in questi casi, si può rivelare essenziale.»

We Free” non è solo uno slogan, bensì uno strumento educativo che la comunità di San Patrignano ha perfezionato negli anni assieme a diversi contesti scolastici. Lo scopo del progetto è sensibilizzare “dall’interno” il complesso ecosistema giovanile. Partendo da un’idea semplice: il mondo che vorremmo dipende da noi stessi. Autoconsapevolezza, determinazione, obiettivi chiari certamente; ma anche la guida di insegnanti ed educatori per diventare capaci di “alzarsi da soli” e prendere decisioni individuali per il bene collettivo.

Liberi dai condizionamenti, liberi di pensare, liberi di agire. Il lavoro portato avanti dagli operatori della comunità, attraverso il confronto coi docenti, ha permesso agli studenti di porsi come soggetti attivi nella promozione di una cultura di prevenzione contro la droga. 

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